Premessa
Oggi farò una breve recensione sull'ultimo nato in casa Apple, facendo dapprima una disanima sulle caratteristiche tecniche per poi cercare di stabilire una prima analisi dei risultati commerciali sul breve periodo, dato che ormai iPad Mini è sul mercato da circa 3 mesi; ovviamente non si potrà prescindere da una comparazione con i due tablet della concorrenza con i quali si sta spartendo la grossa fetta del mercato dei 7'': il Nexus 7 nato dalla stretta collaborazione di Asus e Google e il Kindle Fire HD, l'ultimo ambizioso progetto di Amazon di conquistare il mercato dei tablet.
Analisi tecnica
La premessa fondamentale è chiedersi il perchè del cambio di rotta netto e deciso dell'Apple negli ultimi tempi, dopo che il suo compianto fondatore Steve Jobs aveva da sempre considerando il mercato dei 7'' di scarsa rilevanza commerciale poiché si poneva inutilmente fra gli smartphone e i tablet da 10'', insomma, secondo Jobs, il 7'' era troppo grande per chi voleva un semplice cellulare e troppo piccolo per chi voleva un touch screen con cui navigare, leggere e vedere film. La risposta può essere semplice: il bisogno di conquistare di fretta e furia una fetta di mercato che sta effettivamente diventando commercialmente importante con i nuovi ambiziosi progetti della concorrenza. iPad Mini nasce dunque da una convinzione formatasi non da molto nei vertici della società di Cupertino e questo si riflette sostanzialmente nella realizzazione frettolosa di un prodotto tecnologicamente obsoleto. iPad Mini è senza voler esagerare un Ipad di seconda generazione con in più una bella fotocamera e poco altro; ricordo che iPad 2 è uscito nel 2011, circa due anni fa, e in campo tecnologico, due anni, rappresentano un'eternità. Una breve disamina sugli aspetti tecnici fa emergere in modo inquietante le somiglianze con il fratello più anziano.
Il display ha la stessa risoluzione, 1024x768, inferiore sia al Nexus, sia al Kindlefire, quest'ultimi infatti montano display da 1280x800 con una densità nettamente più elevata; il quantitativo di ram è la medesima rispetto all'iPad 2, cioè 512 mb, ed è esattamente la metà delle sue concorrenti, che viaggiano sotto la scocca con 1 gb. Ritengo poi la scelta di montare lo stesso processore, il chip A5 , davvero discutibile; per esempio, il Nexus possiede il Tegra 3 di Nvidia, uno dei più veloci e potenti quad core in circolazione, insomma un altro pianeta.
Apple è riuscita furbamente a coprire i limiti del suo hardware con la stabilità e la performance di iOS 6, probabilmente il miglior sistema operativo di sempre, ma davvero non ci si può prendere gioco di un'utenza che ogni anno sborsa centinaia di euro perché crede che Apple, e i concetti di qualità ed evoluzione tecnologica siano praticamente sinonimi.
Allego di seguito la sinossi delle caratteristiche tecniche dei tablet di Apple, Google e Amazon.
Altra nota dolente è il prezzo: la versione base di iPad Mini, per intenderci quella senza il 3G e il GPS, viene venduta al prezzo esorbitante di 329 euro, 130 euro in più del Nexus 7 e del Kindlefire HD; anche la versione 3G del Nexus costa addirittura meno, sul mercato la si può trovare tranquillamente sotto le 300 euro. Alcuni di voi potrebbero obiettare che i 329 euro sono giustificati per la presenza della fotocamera da 5 mpx, per le dimensioni più grandi del display (7,9'' rispetto ai 7'' delle sue concorrenti ) e infine per la qualità superiore della scocca. Mi permetto di rispondere che a quel prezzo Apple doveva quanto meno offrirmi il display Retina e un processore più performante; ritengo che utilizzare una tecnologia obsoleta e farla strapagare sia davvero scorretto.
Analisi commerciale
Infine una breve valutazione sugli esiti commerciali di questa operazione, che penso, sia giusto definire un colpo basso per l'utenza in generale ma sopratutto per quella che nutre le casse della società di Cupertino da anni. Il DisplaySearch NPD una delle più autorevoli società nell'ambito delle ricerche di mercato, definisce in netta crescita la vendita del prodotto, al di là delle più rosee aspettative dei vertici dell'Apple; inizialmente Apple, per il lancio, aveva chiesto ai suoi fornitori la produzione di 6 milioni di esemplari, per il successivo trimestre l'ordine è stato duplicato. Apple si aspetta dunque di vendere nel primo trimestre del 2013, 12 milioni di unità e il DisplaySearch prevede che nel 2013 la vendita di iPad Mini potrebbe superare addirittura i 50 milioni. Gli analisti di mercato del DisplaySearch pensano che l'utenza sceglierà iPad Mini per la sua maneggevolezza e leggerezza e trascurerà gli evidenti limiti tecnologici del prodotto come, per esempio, la mancanza del display Retina.
Conclusioni
Alla fine dei conti, iPad Mini sarà probabilmente un successo, nonostante la tecnologia obsoleta e il prezzo esorbitante. La mia domanda nasce quindi da una riflessione sul presente e sul futuro dell'Apple: se la grande qualità del marketing e l'appeal meritato del marchio sono riusciti ad occultare una furbata commerciale, siamo davvero dinnanzi ad una società che sul fronte della tecnologia pura sta perdendo colpi? O siamo testimoni di una singola e occasionale caduta di stile non vista dai più? Penso semplicemente che una grande azienda non può solo basarsi sul richiamo mediatico del nome, perchè se "Apple" significa così tanto, è per la qualità e l'innovazione dei suoi prodotti e non per la scaltrezza e la capacità commerciale di dirigenti che si occupano di marketing. Apple dovrà continuare ad associare il culto del suo nome a prodotti validi e innovativi, altrimenti sul lungo periodo perderà irrimediabilmente il suo potere di fascinazione sulla massa.
Prima di salutarvi allego due video tratti da Youtube, uno tratto da Cnet sul confronto fra Kindlefire HD, Nexus 7 e iPad Mini, e l'altro, una versione particolare della pubblicità di lancio del tablet Apple, quella del piano per intenderci.
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