In
questo periodo di relativa magra, per quelli che sono i miei gusti
videoludici, mi sono finalmente deciso ad installare sul mio pc
“Drakensang 2 Edizione Oro” che era da parecchio tempo fermo a
prendere polvere sullo scaffale dedicato ai giochi della mia
scrivania....
Ed è
stata una bella sorpresa, devo ammettere che non me lo aspettavo!
Avevo
già giocato al primo episodio “Drakensang The Dark Eye”(2008) ma
solo dopo aver finito “Dragon Age: Origins” e, per quanto
piacevole, era uscito con le ossa rotte dal confronto.
Ad un
paio di anni di distanza gli sviluppatori tedeschi Radon Labs hanno
rilasciato questo secondo capitolo intitolato “Drakensang 2: The
River of Time”che, come vuole la moda degli ultimi anni, non è un
sequel ma bensì un prequel che serve a raccontarci le avventure
giovanili di alcuni dei protagonisti del primo gioco: i guerrieri
Ardo di Boarstock con il suo compagno di armi e di bevute Forgrimm e
l'aspirante Re dei ladri Cano.
L'altro
personaggio reclutabile sarà uno tra Jakoon (Mago umano) e Fayris
(Elfa maga e arciera) e, per motivi di trama che non sto qui a
spoilerarvi, uno esclude l'altro.
Rispetto
al predecessore e alla maggior parte degli rpg classici ci troviamo
con una rosa di personaggi utilizzabili molto ristretta, formata da
soli 4 personaggi oltre al nostro avatar, contro i 10 del primo;
Durante lo svolgimento di alcune missioni si aggiungeranno
momentaneamente altri elementi al party che non saranno però
direttamente controllabili da noi.
![]() |
Il nostro gruppo alle prese con il temibile Drago d' Acqua |
La
quest principale ruota attorno al furto della Corona dell'Imperatore
di cui Ardo è il custode e al suo tentativo di recuperarla senza far
trapelare la notizia, per salvare sia la stabilità dell'impero che
il suo buon nome,e ci costringerà a viaggiare in nave lungo il
Grande Fiume alla ricerca dei ladri. La quest principale è tutto
sommato breve e priva di particolari colpi di scena ma lascia
comunque vivo un certo interesse, nonostante ciò la longevità
complessiva del titolo si attesta su buoni livelli grazie alle
numerose e ispirate sidequest (che qui, a differenza di altri titoli
molto più blasonati, non si limitano al porta la cosa A al tizio B e
soprattutto molto spesso risolvibili con metodi diversi grazie
all'uso delle abilità sociali, a patto che siano abbastanza
sviluppate) e anche a diversi enigmi, quasi in stile avventura
grafica, utili a variare un po' l'esperienza di gioco. Ad allungare
ulteriormente la longevità del titolo ci pensa poi l'espansione
ufficiale “Phileasson's Secret” inclusa nella ”Edizione Oro”
ma a mio modestissimo parere abbastanza bruttina: la storia è
quantomeno approssimativa, aggiunge una sola locazione (e neanche
molto grande) e i dungeon presenti sono un continuo susseguirsi di
stanze e corridoi sempre uguali; il suo unico pregio è quello di
aumentare il level cap (cosa utilissima per riuscire ad abbattere il
boss più forte del gioco) e di aggiungere qualche pezzo di
equipaggiamento interessante e niente di più.
Graficamente
si attesta su buoni livelli con personaggi e ambienti molto ben fatti
con ottime texture e con requisiti hardware decisamente contenuti
trattandosi di un gioco uscito all'incirca tre anni fa:
Processore
da 2,8 GHz, 1 Gb di memoria Ram, 5,4 Gb di spazio libero su disco e
una scheda grafica da 256 Mb. Naturalmente se volete giocare bene
dovreste avere almeno il doppio sia di ram che di memoria della
scheda video, soprattutto su quest'ultima ho seri dubbi che una
scheda con soli 256 Mb possa farlo anche solo girare fluidamente,
figuriamoci riuscire a giocarci!
In
poche parole un bel gioco, sicuramente non una pietra miliare del
genere, ma un buon passatempo che ha ancora due punti a suo favore:
il prezzo di 4,95 € (in digital delivery sull' FX store), e
l'ottima traduzione in italiano che comprende anche un doppiaggio di
ottima qualità.
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